Francesco Paglialunga
Paglialunga negli ultimi tempi sta gradualmente sintetizzando l’apparato intrinseco delle sue opere a favore di una primigenia progettualità che intende rinunciare all’immagine figurale per invadere lo spazio e rapportarsi con le linee essenziali della forma e dei suoi apparati.
Sceglie i materiali da plasmare e affiancare, badando a presagire un rigore che valorizza le sinuosità e gli equilibri tra le sezioni.
Le sue opere, esprimono un profondo amore per i vari materiali (terre, legno, pietre dure o marmi), rappresentano forme sintetiche, astratte nella loro figuratività e i volumi, pur generati dalla materia con semplicità, risultano carichi di grande capacità espressiva.
Ciò che più gli interessa è la funzione sociale che ha l’arte, la sua capacità di raccontare senza veli e ne illusioni un cambiamento positivo della società, quindi la realtà in cui ci muoviamo e agiamo.
Le sue opere suscitano una presa di coscienza nell’individuo, comunica attraverso le forme valori morali dell’uomo e contenuti che inducono l’osservatore ad una profonda riflessione sulla condizione umana.